Grande festa domenica 8 maggio nella palestra di via Custoza.

A Galliate si è svolto l’annuale ed atteso Trofeo “KJ”, ideato ed organizzato dai dirigenti della locale associazione dilettantistica per chiudere la stagione sportiva. Presenti, oltre ai karateki galliatesi , gli atleti di altre tre agguerrite palestre: di Vercelli, Biella e Asti. Per un totale di ben 80 partecipanti!

Molto gradita anche la presenza dell’Assessore allo Sport del Comune di Galliate dr. Marco Bozzola che, oltre a presenziare a tutte le fasi della gara, ha personalmente premiato alcuni dei vincitori. Ancora una volta il Maestro Fabrizio Maurizio – 5° Dan – che forma e guida da anni bambini, ragazzi e adulti lungo la Via della Mano Vuota (questo è il significato della parola karate) – può dirsi soddisfatto. Come non entusiasmarsi di fronte ad alcuni dei kata (forma) eseguiti o agli incontri di kumite combattuti dai suoi allievi? Per non parlare dei più piccoli che, divisi in tre fasce di età (tra i 5 e gli 11 anni), si sono divertiti ad affrontare appositi tracciati ad ostacoli che costituiscono, in realtà, percorsi formativo-educativi finalizzati a sviluppare una corretta psicomotricità.

Tutti gli atleti meritano un plauso per l’impegno profuso. Dignità di menzione per Elisa Legoratti e Erika Maurizio– nelle rispettive categorie splendida vincitrice ed eccellente seconda con l’esecuzione di un kata superiore (Chatanyara No Kushanku); Aya Boulouziz prima nel percorso; Giulia Caprioli seconda nel kumite; Amarildo Kanaku secondo nel kumite; Luca Legoratti secondo terzo nel kumite; Marco Bertoncelli 2° (kumite) e, nelle rispettive categorie bambini: Crippa Alan 1° (Percorso), Spadò Erminio 1° (percorso), Caspani Virgina 2° (percorso); Caspani Ludovica (3° percorso); Parmigiani Alessandro 2° (percorso) e tanti, tanti altri piazzamenti.

In ultimo una piccola ma importante e doverosa osservazione: questi ragazzi, come tanti altri anzi come tutti gli altri hanno solo bisogno di una guida. Domenica ha vinto l’unità d’intenti e la correttezza. Il comportamento dei ragazzi e del pubblico è stato esemplare. Questo è sport, questa è vita e gioia condivisa.

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